Felicità raggiunta, si cammina
per te su fil di lama.
agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t’ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallore tra le case.

Altra poesia su "felicità"
Paura

Nel mio cuor dubitoso
sento bene una voce che mi dice:
“Veramente potresti essere felice.”

Lo [...]

Umberto Saba