Le vesti ondose hanno riflessi d'iride,
quando cammina par che muova a danza,
ai serpenti [...]
Ho lungo tempo abitato sotto vasti portici
che i soli marini di mille fuochi tingevano,
e che, la sera, i grandi pilastri facevano,
dritti e regali, sembrare spechi basaltici.
Le onde il riflesso dei cieli rotolavano,
mischiando in forme solenni e accenti mistici
agli accordi onnipotenti di quella ricca musica
luci crepuscolari che gli occhi rispecchiavano.
È là che ho vissuto nelle voluttà calme,
circondato d’azzurro, di onde, di splendori,
e di schiavi nudi, tutti pregni di odori,
che mi rinfrescavan la fronte con le palme,
di cui l’unica cura era cercare di capire
il doloroso segreto che mi faceva languire.