Per sollevare un sasso così greve,
ci vuole, Sisifo, la tua possenza,
alla mia impresa mi do con costanza,
ma lunga è l’Opera, il Tempo assai breve.

Lungi dai cippi di uomini celebri,
nei pressi di un cimitero isolato,
come un tamburo che a lutto è velato,
percuote il cuore una sua marcia funebre.

Quanti gioielli dormono sepolti,
nelle tenebre e nell’oblio avvolti,
mai rivelati da piccone o sonda!

Quanti fiori vanno esalando invano
un profumo dolce come l’arcano
in una solitudine profonda!

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