Qualcosa di più silenzioso del sonno
Abita questa stanza segreta!
Sul petto, un ramoscello –
Ma non dirà come si chiama.

C’è chi la tocca, chi la bacia –
Chi le scalda la mano inerte –
Una solennità senza artificio
Non capisco!

Se fossi in loro non piangerei –
Singhiozzare è talmente volgare!
Potrebbe spaventare la fata che ora riposa
E farla tornare nel bosco da cui è venuta!

Mentre i vicini, gente semplice e di buon cuore,
Chiacchierano di “Morti premature” –
Noi – inclini alla perifrasi,
Notiamo che gli uccelli sono volati via!

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