Isole che ho abitato
verdi su mari immobili.
D'alghe arse, di fossili marini
le spiagge ove [...]
Il vento delle selve
chiaro corre alle colline.
Precoce aggiorna: l’adolescente,
del sangue, ha simile sgomento.
E l’orma dell’acqua è l’alba
sulla riva. Si esauriva in me
il supplizio della sabbia,
a batticuore, spaziando la notte.
Duole durevole antichissimo grido:
pietà per l’animale giovane
colpito a morte fra l’erbe
d’agro mattino dopo le piogge nuove.
La terra è in quel petto disperato,
e ivi ha misura la mia voce:
Tu danzi al suo numero chiuso
e torna il tempo in fresche figure:
anche dolore, ma così quiete
vòlto che per dolcezza arde.
In questo silenzio che rapido consuma
non mi travolgere effimero,
non lasciarmi solo alla luce;
ora che in me a mite fuoco,
nasci Anadiomene.
Isole che ho abitato
verdi su mari immobili.
D'alghe arse, di fossili marini
le spiagge ove [...]