Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
Pablo Neruda
Come talvolta in mezzo ai rami ancora
spogli un mattino sorge, e in quel momento
è primavera: così nulla affiora
dal suo capo, che il subito portento
della poesia non ci ferisca; il muro
d’ombra è lontano dal suo sguardo incauto
troppo fresca è la fonte per il lauro,
e solo tardi all’arco delle pure
sue sopracciglia sorgerà il rosaio,
da cui foglie cadute e sparse il lieve
tremito della bocca veleranno,
quella che tace adesso e accenna solo
a un sorriso da cui nitida beve
il canto come un’acqua nella gola.
Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
Pablo Neruda